di Valentino Addevico
Il 6 Aprile è la giornata mondiale della carbonara, o più comunemente conosciuto come il Carbonara Day.
Ma tutti sappiamo che il Carbonara Day è una scusa che ci diamo per mangiare, ancora una volta, uno dei piatti di più buoni della cucina Italiana.
Per noi il carbonara day potrebbe essere una volta a settimana, il piacere di mangiare il rigatone, con quel pezzo croccante di guanciale, avvolto dalla crema che nasce dall’unione del tuorlo d’uovo, pecorino e grasso sciolto del guanciale e un'ode alla vera cucina Italiana, quella che con semplicità e pochi ingredienti riesce a soddisfare il palato.
Sulla carbonara si è detto e si è fatto di tutto e di più, ma gli ingredienti storici: guanciale, pecorino romano, tuorlo d’uovo e pepe non si battono.
E quindi perchè non andare a cercare l’origine del piatto? ormai diamo per scontato che la carbonara appartiene ad un determinata zona e richieda gli ingredienti menzionati sopra, ma se non fosse vero? Se la ricetta originale prevedesse qualche altro ingrediente? E soprattutto chi ha chiamato questo piatto “la carbonara”? Perché l’ha fatto? e soprattutto dove e quando l’ha fatto?
Detto questo, ci siamo messi nella nostra modalità investigatore privato e con lo stessa passione che ci contraddistingue ricerchiamo le gemme della tradizione enogastronomica Italiana, abbiamo deciso di realizzare questo articolo.
Da dove partiamo? Bella domanda, perchè non c’è una data ed un luogo preciso che ci dice che la carbonara è nata qui e quindi come ogni cosa/personaggio famoso corrono tante leggende misteriose sull’origine del piatto Italiano più conosciuto al mondo.
Se non abbiamo un luogo, una data specifica da dove partiamo? Come ogni piatto, questo si tramanda di generazione in generazione tramite i famosi ricettari e questi sono le uniche fonti attendibili che sono a nostra disposizione - perché gli anni passano, le persone pure, ma le ricette e le tradizioni restano.
Tra i vari ricettari consultabili, che ci potrebbero dare un primo input su questa ricetta, è fondamentale sceglierne uno che racconti la tradizione culinaria Romana.
Negli anni 30, circa, Ada Boni scrisse un ricettario “La Cucina Romana”, che potremmo definire come una Bibbia, sui piatti della tradizione Romana e sorprendentemente la carbonara non è presente!
Questo cosa vuol dire? E’ chiaro che la carbonara, non è forse nata a Roma, ma è un piatto che a Roma ha trovato una casa che ha saputo tramandare alla perfezione l’unione dei 5 elementi della carbonara. Sempre la stessa autrice, in un’altro libro “Il Talismano della felicità”, menziona un piatto che somiglia alla carbonara, gli spaghetti al guanciale.
E quindi dove andiamo adesso?
Strano a crederci ma è possibile che la ricetta della carbonara, il piatto più tradizionale ed amato d’Italia, nasce in un contesto molto buio, la seconda guerra mondiale, e dall’unione di ingredienti Italiani e creatività a stelle e strisce. Si, molto probabilmente, la carbonara è stata inventata, in Italia, dai soldati Americani durante la seconda guerra mondiale!
Ovviamente, non abbiamo la certezza di questa strada, e quindi andiamo ad analizzare. Ma anche qui ci sono due strade: la prima, analizzata da Davide Enia, ci dice (in un’intervista) che nacque da giovani soldati Americani, che si trovano sugli Appennini Abruzzesi. La base è degli spaghetti cacio e uova alla quale viene aggiunto il guanciale, come prodotto suino che ricorda ai soldati il bacon - ma sappiamo bene che i due prodotti sono molto diversi -. L’altra strada, viene indicata dal Gambero Rosso che menziona il film “Cameriera bella presenza offresi…” del 1951 dove viene chiesto ad Elsa Merlini, che interpreta la cameriera Maria, se sa fare gli spaghetti alla carbonara ma la giovane cameriera non la sa fare, a differenza della amatriciana. Un anno dopo, nel 1952, negli Stati Uniti d’America in una guida dei ristoranti di Chicago “An extraordinary guide to what’s cooking on Chicago’s Near North Side”, Patricia Brontè nel recensire il ristorante di chiare origini Italiane “Armando’s” riporta la ricetta che tutti noi conosciamo della carbonara, non si può sbagliare.
La prima pubblicazione Italiana ed in Italia della Carbonara avviene nel 1954 da “La Cucina Italiana” ma la ricetta è leggermente diversa da quella che conosciamo. Infatti la ricetta prevedeva l’aglio e la gruviera - un formaggio svizzero - ma quelli erano gli inizi e preferiamo immaginare ad una Carbonara in stato embrionale, solo una bozza.
Un anno dopo Felix Dessì pubblica una nuova ricetta, una seconda versione, un pò più vicina alla tradizionale e molto vicina alla ricetta della non-carbonara. Il piatto era composto da: pasta, parmigiano, pancetta, pepe e uova - ci stiamo avvicinando.
Il guanciale, elemento di spicco e che riesce ad arricchire la ricetta, compare in Italia negli anni 60 nel ricettario “La Grande Cucina” di Luigi Carnacina. Ma oltre al guanciale troviamo anche un altro elemento che all’interno della carbonara desta sempre clamore e orrore: la panna. Questa verrà utilizzata fino agli anni 80 dove anche il grande Maestro Gualtiero Marchesi la utilizzava nella sua versione. E quindi qui nasce il dubbio, la carbonara si fa con o senza la panna? Il dibattito potrebbe non finire mai ed infatti ci sono, come in ogni cosa, due fazioni con esperti e chef che discutono su questa tematica. Noi di The Italian Club, amiamo la carbonara tradizionale, o comunemente chiamata come tale, senza panna e con guanciale e pecorino!
Sempre nella “La Cucina Italiana” c’è un’altra storia molto strana che vede un insieme di elementi da film Americano. Siamo a Riccione e lo chef Renato Gualandi, di origini bolognese, viene ingaggiato per preparare un pranzo in virtù dell’incontro tra l’Armata Inglese e quella Americana. Gualandi, in un racconto mai smentito, cita dei prodotti che avevano gli Americani e che l’avevano incuriosito, riprendiamo le sue parole
“Gli americani avevano del bacon fantastico, della crema di latte buonissima, del formaggio e della polvere di rosso d’uovo. Misi tutto insieme e servii a cena questa pasta ai generali e agli ufficiali. All’ultimo momento decisi di mettere del pepe nero che sprigionò un ottimo sapore. Li cucinai abbastanza “bavosetti” e furono conquistati dalla pasta”.
Gualandi fu ingaggiato come chef degli Alleati nella base di Roma e da lì il resto è storia.
Tra leggende, storie e aneddoti sulla carbonara che rendono l’origine e l’evoluzione del piatto ancora più intrigante, quasi come un rebus da risolvere e ovviamente tra tutti i piatti la storia ha voluto consegnare questo dono ad uno dei piatti più rappresentativi della cucina Italiana. Cucina fatta di amore per il territorio, alta creatività e capacità di sapersi adattare con elementi semplici per poter creare piatti che sono conosciuti ed apprezzati in lungo in largo.
La storia della carbonara è una vera e propria ode alla Cucina Italiana!
Ma noi, come abbiamo già detto, amiamo la versione ormai tradizionale della carbonara che prevede pasta, tuorli di uova, guanciale, pecorino romano D.O.P e pepe e per questo piatto abbiamo anche altre due iniziative che cercano di dargli il meritato lustro.
Come abbiamo detto in tutto il racconto, la carbonara ha avuto diverse versioni embrionali, sperimentali etc...ma quella che ha fatto e fa impazzire tutti è la tradizionale che abbiamo descritto sopra. Dato che il processo di preparazione della carbonara non è sempre semplice, basta un piccolo errore per sbagliare il piatto, abbiamo la ricetta, scritta e video, della carbonara perfetta!
Ma non finisce qui, The Italian Club nasce dalla voglia e dall’amore di trasmettere e valorizzare la vera tradizione enogastronomica Italiana nel mondo, ogni giorno incontriamo produttori, che amiamo chiamare artigiani del gusto, che con amore creano delle gemme del gusto, ogni giorno selezioniamo, da nord a sud, il meglio che l’Italia ha da offrire ai nostri clienti ed è da questi sforzi che nascono le nostre food box.
Gragnano, Norcia e Nurri - tre zone d’eccellenza Italiana - si fondono per offrirvi la Carbonara Box.
Un pacco di pasta di Gragnano I.G.P., un pezzo di Pecorino Romano D.O.P, un pezzo di Guanciale di Norcia ed una bottiglia di buon vino rosso Italiano, ecco la Carbonara box.