di Carmine J. Pezzullo
Nei tre precedenti blog sull’olio extra vergine di oliva, abbiamo analizzato quali sono gli elementi oggettivi da tenere in considerazione per poter scegliere un olio extra vergine d’oliva di qualità.
Siamo partiti dall indicatore oggettivo di più semplice valutazione: il prezzo.
Abbiamo chiarito che per estrarre un litro di olio extra vergine d’oliva, ci vogliono circa 6/7 kg di materia prima.
Il costo finale di un litro di olio imbottigliato è infatti formato da una somma di tanti altri inevitabili costi che consistono in:
- costi di lavorazione;
- costo della bottiglia;
- costi di trasporto;
- guadagno del venditore finale e di eventuali venditori intermedi e tasse.
Per questo motivo, abbiamo pensato di consigliarti, in accordo con la stragrande maggioranza degli esperti di settore, di passare dritti e senza indugio davanti alle tante offerte che promettono olio extra vergine d’oliva Italiano, imbottigliato, a 3/4 o 5€ a litro, perché, a meno che il venditore non abbia deciso di farvi un regalo personale, è matematicamente impossibile che si stia parlando di un prodotto di buona qualità.
Clicca qui per saperne di più su qual è il prezzo che deve avere un olio extra vergine d’oliva di buona qualità.
L’Acidità
Il secondo indicatore oggettivo che siamo andati ad analizzare è, a differenza del primo, difficilmente valutabile in maniera autonoma dal punto di vista del consumatore, ma è un dato che un produttore dovrebbe sempre specificare nelle proprie etichette o quantomeno tramite i propri canali di comunicazione: stiamo parlando dell’acidità.
L’acidità è il parametro che meglio di qualsiasi altro riesce a sintetizzare una valutazione complessiva sulla qualità chimica dell’olio extravergine di oliva. Non a caso, la Comunità Europea ha individuato l’acidità come uno dei valori fondamentali per differenziare l’olio extra vergine di oliva da oli di qualità inferiore, decretando che l’olio E.V.O. (acronimo di extra vergine di oliva) non può avere un’acidità superiore a 0,80 grammi per 100 grammi.
Ma perché l’acidità è così importante?
L’acidità dell’olio è un parametro che racconta in maniera indiretta la storia dell’olio stesso, della materia prima utilizzata e delle tecniche di lavorazione della stessa.
Infatti, più le olive utilizzate sono di buona qualità, colte nel giusto momento di maturazione, molite nel modo giusto e facendo intercorrere il minor lasso di tempo possibile dalla raccolta, più l’acidità dell’olio risulterà bassa.
Viceversa, il tasso di acidità salirà fino a non poter neanche più etichettare l’olio come Extra Vergine di Oliva.
Anche in questo caso, per saperne di più sull’acidità dell’olio extra vergine d’oliva e su come scoprirla ti invitiamo a leggere il blog dedicato.
Qualità Organolettiche dell’Olio Extra Vergine d’Oliva
Come ultima, ma non meno importante, nozione per identificare un Olio extra vergine d’oliva di buona qualità, non si possono non citare le qualità Organolettiche.
Un olio extra vergine d’oliva di qualità, deve essere caratterizzato da tre principali attributi organolettici: il Fruttato, l’Amaro e il Piccante.
- Il fruttato: è l’insieme delle sensazioni olfattive che vengono percepite per via diretta e retronasale, che dipendono dalle varietà delle olive.
- l’amaro: deriva dalla presenza degli antiossidanti che proteggono l’olio dall’ossidazione. Gli oli prodotti da culture diverse, possono avere un’intensità di amaro differente, ma un olio di buona qualità, non può essere privo di una componente amara.
- il piccante: più le olive sono sane, più sono ricche di polifenoli, i veri “responsabili” della sensazione di piccante in gola. Più polifenoli sono presenti in un olio (sono degli antiossidanti naturali), maggiore sarà la sensazione di piccantezza.
Clicca qui per scoprire le qualità organolettiche da ricercare in un ottimo olio extra vergine di oliva.
La nostra selezione
L’olio extra vergine di oliva che abbiamo attentamente selezionato per i nostri clienti è espressione del più alto target qualitativo possibile. Quest’olio eccezionale, prodotto nella secolare masseria del Duca (in Puglia), può fregiarsi di essere prodotto in una filiera chiusa ed estremamente controllata.
Le olive utilizzate provengono esclusivamente dall’uliveto dell’azienda che si estende per circa 200 ettari con oltre 40.000 ulivi secolari, di qualità autoctone e dall'aspetto scultoreo.
Subito dopo essere raccolte ad un perfetto stadio di maturazione, le olive, vengono trasportate nel frantoio aziendale dove la molitura avviene a freddo, ad una temperatura di circa 27 °C. Questa tipologia di lavorazione comporta una resa minore ma salvaguarda a pieno le organolettiche e nutrizionali dell'olio extravergine di oliva.
Questa pregevole attenzione ai particolari e l’attento mix delle qualità autoctone: Olearola 40%, Leccino 30%, Frantoio 20%, Coratina 10%, da vita ad un olio estremamente piacevole, dal colore verde dorato, profumo fruttato verde e gusto dolce e intenso, con la componente amara e piccante che è presente ma naturalmente equilibrata. Il nostro olio può inoltre vantare un tasso di acidità bassissimo che, al frantoio, non supera lo 0,12%. Queste qualità uniche vengono protette dalla luce tramite l'uso rigoroso di bottiglie scure e di azoto prima della tappatura, evitando così alterazioni dovute all'ossidazione - scopri di più qui.